La primavera del 1941 segnò l’inizio della proprietà da parte della famiglia Sigurtà: l’industriale farmaceutico, il Dottor Giuseppe Carlo Sigurtà, acquistò infatti da Maria Paulon il terreno, che era divenuto una sorta di ingombrante monumento in vendita ormai da diversi anni e fatalmente sradicato dalla storia e deprivato delle sue memorie.
Il Dottor Sigurtà iniziò la grandiosa opera di riqualificazione del parco e, grazie ad una multa di 15 lire, scoprì di avere un antico diritto di prelevare acqua dal fiume Mincio, possibilità dimenticata dai predecessori. Con l’irrigazione iniziò così la trasformazione delle ormai aride colline moreniche della valle del Mincio, che tornarono ad accogliere la lussureggiante vegetazione ed assunsero aspetti d’impareggiabile bellezza. Lentamente emersero anche la maestosità di alcune piante secolari e migliaia di preziosi bossi cresciuti nel sottobosco. Vennero ristrutturati anche l’Eremo, il Castelletto e la Grotta Votiva, con lo scopo di mantenere quella traccia di giardino storico ottocentesco tanto amato dal Marchese Maffei. Grazie alla passione e devozione di Giuseppe Carlo Sigurtà, il giardino non solo fu abbellito, ma crebbe anche nelle dimensioni: da 22 ettari originari assunse nel tempo le dimensioni attuali di 60 ettari.
ORARI E PREZZI
Il Parco Giardino Sigurtà è aperto tutti i giorni (festivi inclusi) dalle ore 9.00 alle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00) fino al 7 Novembre 2021.
Nei mesi di Marzo, Ottobre e Novembre ultimo ingresso ore 17.00, chiusura ore 18.00.
REGOLE PER LA VISITA:
Per accedere al Parco è obbligatorio indossare la mascherina come da normative nazionali governative, i visitatori sono invitati a lavarsi e disinfettarsi spesso le mani (è in dotazione ai visitatori un dispenser alla biglietteria), a evitare gli assembramenti, a mantenere la distanza di almeno un metro da altre persone. Evitare di stringere mani, non toccarsi il viso e tossire e starnutire nel gomito.